Ho appena letto una dichiarazione del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Quando penso al futuro complesso e delicato del nostro paese penso che il fattore fondamentale per la ripresa sia quello di far prevalere la cultura pragmatica del fare insieme, di cui i lavoratori e gli imprenditori sono portatori». Sono perfettamente d’accordo. E aggiungo che questo legame, questo idem sentire per il nostro gruppo Cogip è stato uno dei principali strumenti per difendersi dalla crisi. Ma bisogna fare di più. Adesso è arrivato il momento di sparigliare. Dobbiamo uscire dal guscio, dobbiamo stravolgere il pensiero negativo. Non è una strategia di difesa, ma il nostro modo di vivere l’azienda e le sfide del mercato. Io sono convinto che riusciremo a realizzare tutto ciò. E non soltanto grazie alle nostre competenze, ma ho la presunzione di dire anche grazie al capitale umano che c’è nel nostro gruppo. SINTONIZZIAMO LE ANTENNE su tutto ciò che
il mercato ci chiede: modernità, dinamismo, solidità finanziaria, competenza, rispetto (delle regole, del committente, dei territori, dell’etica). E se c’è qualcosa di ciò che ancora non sappiamo fare al massimo delle nostre possibilità, mettiamoci a studiare. Io per primo. Con impegno, con umiltà. Ricordandoci quella “curva dell’esperienza” che ogni giorno ci insegna come il patrimonio di un’azienda è anche quello che si ottiene imparando dagli errori che si commettono. Abbiamo le donne e gli uomini migliori per capacità
e professionalità, ma il nostro punto di forza è che viviamo l’azienda come se fosse la casa di ognuno di noi. http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/CRISI-Squinzi-solo-uniti-esce/16-01-2014/1-A_010272888.shtml